La lingua blu o Bluetongue è una malattia infettiva non contagiosa dei ruminanti, trasmessa da insetti vettori ematofagi (Culicoides Imicola) causata da un RNA virus della famiglia Reoviridae, genere Orbivirus, del quale si conoscono 27 diversi sierotipi.

Il ciclo biologico del BTV prevede la trasmissione da un animale ad un altro attraverso la puntura degli insetti vettori, la cui riproduzione e la successiva deposizione di uova avviene in habitat con caratteristiche specifiche, come ambienti fangosi, naturali (pozze piovane, margini di corsi d’acqua) e artificiali (campi irrigati, scoli di abbeveratoi).

È questo l’ambiente preferito dal Culicoides Imicola, il principale vettore del BTV in Italia.

Sono insetti ad attività crepuscolare, anche se alcune specie possono volare attivamente di giorno.

Solo la femmina adulta può infettarsi tramite il pasto di sangue da animali in fase viremica, ossia con il virus presente nel sangue.

Una volta infettatisi i Culicoides rimangono infetti per il resto della loro vita.

Lotta al Culicoides Imicola

La lotta a C. imicola e Culicoides spp. comporta notevoli difficoltà, ma i dati sinora acquisiti  sulla biologia degli stadi larvali e degli adulti sono sufficienti per impostare una campagna di controllo.

I dati biologici raccolti determinano la scelta verso la lotta larvicida e sono essenzialmente questi:

  • gli adulti di Culicoides imicola hanno abitudini esofile (vivono esclusivamente all’aperto) e sfuggono quindi all’azione degli insetticidi impiegati nei trattamenti intramurali;
  • l’elevata capacità di dispersione dell’insetto adulto, esclude la possibilità di colpire concentrazioni massive di individui;
  • i trattamenti esterni abbattenti (trattamenti spaziali) procurano danni enormi all’altra entomofauna e all’ambiente.

I Culicoides escono dal fango quando la temperatura aumenta, vivono e si nutrono all’aperto nell’ambito di poche centinaia di metri, anche se il vento può spostarli di parecchi chilometri.

Il fango preferito dai Culicoides è quello ricco di sostanze organiche e nutrienti formato, per esempio, da perdite d’abbeveratoi o di canali d’irrigazione, dalle acque di scarico delle lavorazioni del formaggio, dallo scolo d’acque luride. Il fango è il luogo dove l’uovo, deposto dall’adulto, si trasforma in larva.

La larva si trasforma in insetto adulto che esce dal fango, punge gli animali per nutrirsi e portare a maturazione le uova.

Se l’animale è infetto, come nel caso dei bovini, ospiti naturali non sensibili, o degli ovini malati che possono essere anche serbatoio del virus, il Culicoides si infetta anch’esso e può trasmettere il virus ad animali sani.

Successivamente si accoppia, depone le uova nel fango e ricomincia il ciclo.

Nel periodo estivo questo ciclo si compie in circa una settimana, e questo vuol dire che l’insetto passa rapidamente da uovo ad adulto e che si riproduce e si moltiplica in breve tempo.

Durante l’inverno la larva sverna nel fango e i pochi adulti che sopravvivono si rifugiano in punti oscuri e riparati dei ricoveri degli animali.

Aspettano la bella stagione per pungere gli animali, trasmettere il virus, accoppiarsi e moltiplicarsi.

L’habitat per lo sviluppo della Lingua blu e Culicoides Imicola

La lotta deve essere indirizzata prioritariamente contro gli stadi larvali e pertanto la localizzazione dei focolai larvali dell’insetto è la condizione necessaria per l’azione anti-culicoides.

I Culicoides sono diffusi e concentrati in tutte quelle superfici melmose, spesso modeste per estensione, che si creano attorno al sistema di allevamento.

In particolare, i focolai larvali più importanti sono quelli poco profondi (meno di 15 cm), ricchi di sostanze organiche (con concentrazione > 8% di residuo organico secco), determinati dai reflui zootecnici all’interno delle aziende.

Le larve si trovano a bassa profondità nel fango al confine della linea d’acqua.

I soli siti capaci di produrre una quantità di insetti sufficiente per innescare la trasmissione virale di BT sono le grandi e piccole pozze d’acqua che si creano:

  • da reflui zootecnici,
  • dalle acque di lavaggio da abbeveratoi che perdono dalle riserve d’acqua come i laghetti, usati per abbeverare il bestiame etc

Di nessun interesse epidemiologico appaiono, invece, i grandi corsi d’acqua, a meno che non si determinino lungo il corso pozze inquinate da materiale organico.

Altresì, sembrerebbero habitat totalmente sfavorevoli per Culicoides i siti salmastri e alcuni terreni argillosi, alcalini e sub-alcalini.

I Culicoides si sviluppano tutto l’anno per numerose generazioni ma con valori elevati durante i mesi caldi che vanno dalla piena estate al tardo autunno, in virtù dell’accorciamento del ciclo biologico (20 giorni e oltre in inverno, anche al di sotto di una settimana d’estate).

La minor presenza di larve è osservabile durante i mesi più freddi (febbraio, marzo), che pertanto è il periodo più favorevole per il trattamento larvicida.

Lingua blu e Culicoides Imicola
Apri chat
Aiuto?
Ciao 👋
Serve Aiuto?