In questo articolo entreremo nel mondo del Pest Control, definendo in maniera sintetica i concetti più importanti legati a metodologie di prevenzione e lotta agli infestanti attraverso misure, protocolli e mezzi di controllo e monitoraggio.

Letteralmente tradotto il Pest Control è il controllo o la gestione di una specie definita parassita, dannosa per la salute di una persona, l’ecologia o l’economia.

Lo scopo, come definito,  è l’eliminazione di animali o insetti che possono essere vettori di agenti patogeni nella trasmissione di particolari malattie o comunque essere nocivi o molesti per l’uomo.

Il Pest Control può essere attuato mediante agenti fisici o chimici ed essere effettuato in maniera mirata o integrale

In tal caso si definiscono i servizi di Integrated Pest Management che approfondiremo nel corso di quest’articolo.

Gli agenti infestanti

Gli agenti infestanti sono animali o insetti che possono trovarsi in prossimità, sulla superficie o all’interno degli alimenti e costituiscono una fonte di microrganismi in grado di diffondere tossinfezioni o intossicazioni alimentari.

Per tale ragione è previsto dalla normativa vigente che questi siano tenuti lontani, mediante adeguati piani di lotta e controllo, da tutti locali destinati alla produzione, confezionamento, distribuzione e deposito di alimenti.

Gli agenti infestanti più comuni sono:

1) Roditori: ratti e topi;
2) Insetti: mosche, zanzare , blatte, pulci , formiche ,insetti delle derrate, cimici ,ecc. ;
3) Uccelli: piccioni, passeri, gabbiani, ecc.

Filiera alimentare e prevenzione delle infestazioni

Ogni Operatore del Settore Alimentare (OSA) è obbligato, per legge, a monitorare costantemente il suo lavoro attraverso l’autocontrollo per garantire l’idoneità degli alimenti prodotti in termini di sicurezza e igiene.

Ogni addetto della filiera produttiva è chiamato a svolgere tale adempimento, a prescindere dalla fase di cui si occupa

Il sistema di autocontrollo è incentrato sull’attuazione di misure preventive, valutando in ogni fase della produzione e/o della manipolazione i rischi che possono pregiudicare la conformità degli alimenti, ricadendo sulla salute del consumatore finale.

Il monitoraggio e la registrazione di tutti i fattori che possono concorrere al “rischio” permettono di individuare i comportamenti ottimali al fine di una valida prevenzione.

 

Protocollo HACCP di autocontrollo

Il protocollo HACCP  (Hazard Analysis and Critical Control Points) è un sistema che consente di applicare l’autocontrollo in maniera razionale e organizzata con un livello più elevato di sicurezza alimentare.

È obbligatorio solo per gli operatori dei settori post-primari.

I principi su cui si basa l’elaborazione di un piano HACCP sono sette:

  1. Identificare ogni pericolo da prevenire, eliminare o ridurre
  2. Individuare i punti critici di controllo (CCP – Critical Control Points) nelle fasi in cui è possibile prevenire, eliminare o ridurre un rischio
  3. Determinare, per questi punti critici di controllo, i limiti critici che differenziano l’accettabilità dalla inaccettabilità
  4. Descrivere e applicare procedure di sorveglianza efficaci nei punti critici di controllo
  5. Stabilire azioni correttive se un punto critico non risulta sotto controllo (superamento dei limiti critici stabiliti)
  6. Scegliere le procedure da applicare regolarmente per verificare l’effettivo funzionamento delle misure adottate
  7. Predisporre documenti e registrazioni adeguati alla natura e alle dimensioni dell’impresa alimentare.

Considerando un’impresa alimentare, il responsabile del piano di autocontrollo deve predisporre e attuare il piano con l’ attiva partecipazione della dirigenza e del personale avvalendosi, se del caso, di un supporto tecnico-scientifico esterno.

L’obiettivo principale è istituire un sistema documentato con cui l’impresa sia in grado di dimostrare di aver operato in modo da minimizzare il rischio

 

Pest Control nella filiera alimentare

L’H.A.C.C.P. per l’industria alimentare non rappresenta solo un sistema di controllo dei punti critici nella produzione, ma è soprattutto uno strumento dinamico per il miglioramento dell’azienda e per una maggiore sicurezza e garanzia della elevata qualità dei prodotti aziendali.

Ciò si traduce nella massima difesa del consumatore e nella massima tutela del produttore

Le industrie alimentari sono le realtà più a rischio di infestazioni e per questo motivo e per tutte le implicazioni di ordine igienico-sanitario che ne conseguono, è indispensabile attivare un servizio di Pest Control.

Per tale motivo la prevenzione e la razionalizzazione degli interventi svolgono un ruolo fondamentale per il conseguimento della sicurezza igienica.

Le misure di prevenzione devono pertanto comprendere una approfondita indagine ambientale che miri ad identificare l’ampiezza e la configurazione dell’area da proteggere e la presenza di aree limitrofe a rischio

L’intervento di bonifica per avere successo non deve interessare solo il comparto aziendale quindi ma deve essere estesa anche alle aree attigue da cui potrebbero derivare infestazioni.

 

Le procedure del Pest Control

Un corretto programma di controllo volto a minimizzare il rischio d’infestazioni si sviluppa secondo due fasi:

1) Analisi delle aree interessate e ricerca dei
potenziali luoghi di passaggio o rifugio

2) Servizio di Monitoraggio e Controllo

 

Analisi delle aree interessate e ricerca dei potenziali luoghi di passaggio o rifugio

Il modo per ottenere un risultato nella lotta agli infestanti è quello di sottrarre loro gli spazi ove nidificare e procacciare cibo, eliminando quindi gli elementi che possono attirarli o favorirne l’accesso.

Per questo l’azione di controllo è legata al rilevamento di aree più a rischio, nonché all’esecuzione di accurate azioni di proofing basate su opere di prevenzione ed adeguamento strutturale ed ambientale.

Quando si pianificano le azioni di difesa nei confronti degli infestanti, va considerato che spesso questi si sviluppano all’esterno delle strutture e sono in grado di penetrarvi attraverso porte o finestre aperte o mal chiuse attratti dalla presenza del cibo e dal microclima favorevole.

Pertanto in fase di controllo, basata su principi di sicurezza ambientale, si deve puntare anche alla
riduzione delle possibilità d’accesso e alla bonifica delle aree esterne

E’ possibile attuare tecniche di lotta integrata rivolte alla prevenzione e al monitoraggio, cui seguirà una difesa basata sul principio del privilegio di metodiche e mezzi in grado di fornire una soluzione duratura al problema.

Pest Proofing, prevenire prima che curare

Il Pest Proofing non ha una traduzione letterale in italiano e sta a indicare tutte quelle misure strutturali, e non, che si possono adottare al fine di limitare la penetrazione e proliferazione di infestanti.

Prevenire è meglio che curare mettendo in sicurezza i punti di accesso, che possono essere evidenti o meno, soprattutto ad un occhio non esperto.

Esempi di Pest Proofing sono:

  • La chiusura di tutti i fori sui muri esterni e controllo dei passaggi in cavidotti elettrici ed idraulici
  • L’installazione di barriere sotto le porte e i portoni e controllo di guarnizioni e zanzariere delle finestre
  • La sifonatura di pozzetti e caditoie o l’applicazione di valvole antiriflusso
  • L’installazione di meccanismi auto-chiudenti alle porte più frequentemente aperte
  • La pulizia e lo sfalcio di erbe nelle pertinenze esterne

Mettiamo in risalto come sarebbe interessante che fosse coadiuvata con gli esperti dei servizi di Pest Control la “sistemazione degli edifici o meglio la progettazione degli stessi a prova di insetto”

Servizio di Monitoraggio e Controllo

L’esecuzione di un servizio di controllo degli infestanti richiede esperienza e personale qualificato e costantemente formato, in grado di fare una attenta analisi per la buona riuscita del lavoro.

Il PCO è una figura tecnica in grado di intervenire in modo mirato in quei luoghi dove avvengono le proliferazioni indesiderate.

Un aspetto di grande importanza è la precisa conoscenza della biologia delle specie infestanti e della loro capacità di fare danno, associando all’ azione di monitoraggio anche una fase d’ispezione ed esame di eventuali tracce.

In sostanza si tratta di integrare prevenzione e monitoraggio con sistemi di lotta mirata attraverso la “gestione integrata” delle avversità (Integrated Pest Management).

Tale approccio porta ad una netta riduzione nell’uso di sostanze tossiche ed alla ricerca di mezzi alternativi ogni qualvolta diviene possibile applicarli

La disinfestazione moderna si basa su una metodologia generale d’intervento che risulta essere la più idonea per affrontare la presenza degli infestanti nel pieno rispetto della salute pubblica e dell’ambiente in cui si opera.

Pest Control e Integrated Pest Management

La gestione integrata dei parassiti (IPM) è un approccio efficace e sensibile all’ambiente basato su una combinazione di pratiche di buon senso.

I programmi IPM utilizzano informazioni sui cicli di vita dei parassiti e sul loro ecosistema.

Questi dati, in combinazione con specifici metodi di controllo, sono utilizzati per abbattere e arginare il danno da parassiti con i mezzi più efficaci e con il minor rischio possibile per le persone, le proprietà e l’ambiente stesso.

Determinare il livello e le tecniche di controllo appropriati è cruciale anche per non generare né costi aggiuntivi dovuti a interventi sovradimensionati, né rischi di re-infestazioni dei locali causati da una sottostima.

L’approccio IPM può essere applicato a contesti industriali, di produzione alimentare e agricola come per la casa, il giardino e in generale il luogo di lavoro

L’IPM sfrutta tutte le opzioni di gestione dei parassiti appropriate, incluso ma non limitato all’uso giudizioso dei biocidi.

Come funzionano i programmi IPM

L’IPM non è un singolo metodo di controllo dei parassiti ma piuttosto una serie di valutazioni, decisioni e controlli sulla gestione dei parassiti e soprattutto dei fattori di rischio che comporterebbero la comparsa degli stessi.

Nella pratica dell’IPM si segue di norma un approccio a 4 livelli:

1)Prevenzione

Come prima linea di controllo dei parassiti, i programmi IPM lavorano per gestire ed individuare i punti di ingresso e proliferazione degli infestanti.

2) Impostazione delle soglie di azione

Prima di intraprendere qualsiasi azione di controllo dei parassiti, IPM stabilisce innanzitutto una soglia di azione, un punto in cui le popolazioni di parassiti o le condizioni ambientali indicano che è necessario intraprendere azioni di controllo dei parassiti.

Avvistare un singolo parassita non significa sempre che è necessario il controllo.

Il livello al quale i parassiti diventeranno una minaccia economica (od ambientale nei contesti domestici) è fondamentale per guidare le future decisioni di controllo dei parassiti.

3) Monitorare e identificare i parassiti

Non tutti gli insetti o animali richiedono il controllo, molti organismi sono innocui e alcuni sono addirittura benefici.

I programmi IPM lavorano per monitorare i parassiti e identificarli accuratamente, in modo che possano essere prese appropriate decisioni di controllo insieme a soglie di azione.

Questo monitoraggio e identificazione rimuove la possibilità di impiego dei biocidi quando non sono realmente necessari o di impiego di biocidi erronei o non adeguati.

4) Controllo

Una volta che le soglie di monitoraggio, identificazione e azione indicano che è richiesto il controllo dei parassiti e che i metodi preventivi non sono più efficaci o disponibili, i programmi IPM valutano quindi il metodo di esame adeguato sia per l’efficacia che per il rischio.

Vengono scelti per prime le ispezioni dei parassiti più efficaci e al contempo meno rischiose, compresi prodotti chimici altamente mirati, come i feromoni per interrompere l’accoppiamento dei parassiti, o il controllo meccanico, come intrappolamento.

Se un ulteriore monitoraggio delle soglie di azione indicano che i controlli meno rischiosi non funzionano, saranno adottati a quel punto ulteriori metodi di controllo dei parassiti, come la somministrazione mirata di biocidi

 

Con Integrated Pest Management si intende in conclusione un processo che per ogni situazione risulta mirato, un protocollo specifico per contenere o debellare l’organismo infestante prima ancora di intervenire con l’uso dei biocidi e di registrare danni considerevoli all’ambiente, alle persone piuttosto che alle economie in gioco in caso di contesti produttivi.

Avremo quindi, tanto negli ambienti lavorativi e industriali quanto negli spazi domestici, non un abbassamento periodico della popolazione infestante ma uno standard di sicurezza e di igiene che protegge tanto l’habitat quanto gli affari.

 

Mezzi di controllo degli infestanti

I mezzi di controllo possono essere:

  • Fisici (polveri inerti, microonde, radiazioni ionizzanti, temperature estreme, temperature basse, temperature alte, atmosfere controllate, ricircolo e ventilazione, radiazione luminose)
  • Chimici (insetticidi residuali e non)
  • Regolatori di crescita (agiscono sulla muta o sulla formazione della chitina)
  • Biologici ( organismi viventi e/o dei loro prodotti, nemici o limitatori naturali, feromoni sessuali, aggreganti)
  • Meccanici (reti protettive, trappole, dissuasori meccanici, attrezzature specifiche)
disinfestazione azienda Reggio Calabria
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