Prima di approfondire il trattamento cimici da letto, bisogna sapere che le cimici da letto vengono attratte dall’uomo per via del sangue.

Le cimici da letto (Cimex lectularius) sono insetti di piccole dimensioni, 4-5 mm allo stadio adulto, che parassitizzano gli esseri umani e per il loro accrescimento hanno necessità di un pasto di sangue.

Il problema legato alla loro sgradita compagnia non è per nulla nuovo, anzi pare risalire a 30 mila anni fa quando gli uomini vivevano nelle caverne.

Il ciclo biologico è relativamente semplice, da un uovo esce una neanide di prima età, simile all’adulto, che necessita un pasto di sangue per compiere una muta che la accresce alla seconda età.

Per compiere le successive mute (5 in tutto) e divenire adulta, ad ogni muta necessita un pasto di sangue.

L’intero ciclo di sviluppo, in condizioni favorevoli e con un pasto di sangue sempre disponibile, può compiersi in 5-6 settimane.

Come si comportano

Nessun tipo di trattamento cimici da letto può prescindere da alcune informazioni, difatti il loro comportamento è profondamente diverso dagli altri infestanti.

Conoscere perciò il loro comportamento è di vitale importanza per gestire senza sbagliare l’infestazione.

La cimice dei letti è un ematofago non residente, cioè preferisce non risiedere sull’ospite ma annidarsi in prossimità dei luoghi in cui lo stesso dorme o sosta a lungo.

Inoltre, non è un insetto obbligato a nutrirsi solo dell’uomo ma può trarre il pasto di sangue da uccelli, pipistrelli o altri mammiferi.

Per rilevare il proprio ospite, la cimice dei letti, a lunga distanza segue la Co2 emessa dall’uomo mentre a distanza di pochi cm rileva la differenza tra la temperatura corporea e quella ambiente.

Le punture avvengono solo su parti scoperte del corpo, mentre punture in parti coperte vanno imputate ad altra causa.

Inizialmente è più probabile avere delle punture nella parte vicina alla testa o nei dintorni, che risultano essere quasi sempre scoperti.

Le cimici dei letti si annidano nelle vicinanze dell’ospite per maggiore sicurezza, in quanto più è lungo il tragitto da compiere e maggiori sono i rischi di essere esposti ai predatori o essere avvistati dall’ospite stesso.

Le cimici da letto preferiscono annidarsi nelle fessure del legno, nelle cuciture dei materassi, nello spazio tra le doghe e la struttura del letto o anche dietro gli oggetti appesi al muro.

Preferiscono arrampicarsi su materiali ruvidi come carta, cartone, legno e tessuti ma bisogna considerare la loro adattabilità e ciò che all’apparenza può sembrare una superficie liscia per loro non lo è.

Dove si annidano le cimici da letto

Le cimici da letto tendono a riunirsi in “annidamenti”, cioè in un punto il più possibile vicino all’ospite nel quale troviamo uova, esuvie, neanidi di varia età, adulti e molte macchie fecali.

Negli annidamenti le cimici da letto si aggregano per l’emissione di un feromone che le richiama e aggrega.

Con l’accrescimento delle presenze il feromone cambia nella struttura e tende a far fuoriuscire qualche esemplare che colonizza altre parti vicine all’ospite e stabilisce nuovi punti di aggregazione.

Le cimici da letto sono lucifughe ed escono quasi sempre di notte per nutrirsi sull’ospite o in condizioni di scarsa presenza di luce, tuttavia se affamate possono uscire di giorno.

L’infestazione segue dinamiche precise e una volta introdotte in un ambiente tendono a colonizzare un “punto caldo” dove l’ospite risiede per un tempo necessario al pasto di sangue.

I punti caldi in casa possono essere il letto, la poltrona, il divano etc. e come già detto il primo annidamento avviene a circa 1,5 mt dal punto in cui l’ospite poggia la testa sul cuscino.

Trattamento cimici da letto

Per affrontare tempestivamente un infestazione è importante rilevare e riconoscere la presenza delle cimici da letto.

Riconoscere i segni della presenza è fondamentale per non incappare nell’errore di confonderle con altri infestanti presenti negli insediamenti umani.

La ricerca parte dal punto in cui l’ospite poggia la testa sul cuscino e si allarga di circa 1,5 mt.

Qualora non si trovano segni o presenze in quest’area è improbabile che vi sia in atto un infestazione di cimici da letto.

I segni attendibili sono la presenza di uova, esuvie e macchie fecali.

Le cimici da letto possono essere rimosse per aspirazione se il loro numero è basso ed eventualmente si interviene chimicamente su parti circoscritte .

Le cimici sono sensibili al calore e si uccidono facilmente ad una temperatura al di sopra dei 45°.

Se usato il calore è importante che le temperature siano fin da subito alte per non causare la dispersione delle stesse.

Questo metodo non lascia alcun effetto residuo.

L’uso del vapore è molto valido in quanto uccide tutte le fasi di vita delle cimici da letto, incluso l’uovo.

La qualità del vapore è importante e la macchina usata deve garantire un flusso basso di umidità, con meno del 5%, a circa 94° ad alta pressione.

Dopo il trattamento la temperatura al suolo deve attestarsi intorno ai 70-80° e le cimici dopo il trattamento vanno rimosse ed aspirate.

Il trattamento a freddo, invece,  con il congelamento ha il vantaggio di non rovinare i materiali sensibili.

Il trattamento a freddo non hanno alcun effetto residuo.

Nella scelta di trattamento con insetticidi ampia importanza la riveste la scelta dei formulati chimici, con principi attivi piretroidi dall’elevata capacità insetticida e bassa tossicità nei vertebrati.

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